Concluso con successo il progetto di ricerca Cochise

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  • Published: 19 giu 2009

Cochise, progetto di ricerca internazionale cui Angelini ha preso parte, si è concluso con il raggiungimento di tre importanti obiettivi che aprono la strada a nuovi approcci nella cura dei tumori: lo sviluppo di un prototipo di biosensore, la messa a punto di un modello biologico di crescita tumorale e la definizione di procedure analitiche per lo studio dell'attività biologica di singole cellule.

Il progetto Cochise (Cell-On-CHIp bioSEnsor) si inserisce nel filone di ricerca scientifica caratterizzato da un approccio biologico nella terapia dei tumori, per stimolare la risposta immunitaria dell'organismo contro le sue cellule malate.

Obiettivo del progetto è stato lo sviluppo di una nuova classe di biosensori, strumentazioni prodotte con materiali biocompatibili e capaci di rilevare interazioni tra cellule del sistema immunitario e cellule tumorali. Al progetto ha lavorato un Consorzio composto da strutture pubbliche e private di Italia, Germania, Francia, Olanda e Belgio, con il coordinamento del Prof. Roberto Guerrieri, docente di Elettronica presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna.

I membri del Consorzio hanno messo in campo competenze che vanno dalla progettazione e realizzazione di apparecchiature elettroniche alla bioingegneria e immunologia dei tumori. Angelini ha fornito il proprio supporto attraverso la messa a punto, nei propri laboratori di ricerca, del modello tumorale che ha consentito di effettuare la validazione biologica del sensore. Oltre allo sviluppo di un prototipo di biosensore, utilizzato per dimostrare la possibilità di controllare il flusso di due cellule e intrappolarle in un ambiente in cui fosse possibile studiarne l'interazione, sono state messe a punto procedure analitiche per studiare l'attività biologica delle cellule "utili" precedentemente isolate dal biosensore. Infine è stato sviluppato un modello biologico di crescita tumorale.

"I risultati raggiunti nel corso di Cochise, ha commentato il Prof. Guerrieri, rappresentano uno step significativo nello sviluppo e nella realizzazione di uno strumento innovativo che in futuro consentirà progressi importanti sia nella diagnostica oncologica che nella terapia dei tumori".