Terapia del dolore

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Il dolore acuto o cronico affligge decine di milioni di persone. Esistono dolori che durano soltanto giorni, come quelli causati da traumi, postumi di operazioni, malattie che si riacutizzano. Ma il dolore che più spaventa è quello cronico, che dura mesi o anni. È la sorte di chi soffre di cefalee o nevralgie persistenti, nevrite, dolore lombare. Ma non bisogna rassegnarsi alla sofferenza: è possibile alleviare il dolore, attenuandolo in modo che diventi sopportabile. Così potrà migliorare anche la qualità della vita. Oggi sono disponili molte terapie contro il dolore che danno ottimi risultati. La sua soppressione è possibile grazie ai trattamenti farmacologici o chirurgici. I farmaci antidolorifici aiutano a non soffrire. Se assunti correttamente, anche la morfina e i suoi derivati possono contribuire a migliorare la qualità della vita senza alterare lo stato di coscienza. Infatti, sono antidolorifici raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Stanno poi diffondendosi sempre più negli ospedali i centri di terapia del dolore in cui si cerca di alleviare le sofferenze dei pazienti.

Combattere il dolore

Qualunque sia la malattia, il dolore deve essere alleviato, senza tentennamenti. Va combattuto senza tregua in tutti i modi possibili. È una lotta che si può vincere: oggi i mezzi a disposizione per combattere il dolore sono molteplici. Abbatterlo subito significa anche risparmiare energie utili per una migliore guarigione. Esistono dolori che cessano quando è possibile curare bene la causa che li provoca, altri tipi di dolori invece persistono. I trattamenti farmacologici, le terapie chirurgiche e i centri di dolore non possono eliminare la causa del dolore, ma sicuramente riescono a ridurlo o eliminarlo.

Rimedi 
Se il dolore è lieve si può assumere un analgesico comune. È importante assumere l'antidolorifico prima che il dolore aumenti o diventi insopportabile. Altri rimedi utili per cercare di alleviarlo sono:

  • individuare una posizione più comoda
  • riposare in un ambiente tranquillo
  • farsi praticare dei massaggi
  • distrarsi leggendo, ascoltando musica, guardando la televisione o chiacchierando con gli amici
  • Utili anche i trattamenti di terapia fisica, l'agopuntura, la stimolazione elettrica.

Quando il dolore non passa e diventa intenso i metodi più efficaci per combatterlo sono:

  • terapie con farmaci
  • tecniche chirurgiche specifiche per il dolore
  • tecniche di analgesia e anestesia locali

Quando rivolgersi al medico
Se il dolore è da moderato a forte sono necessarie terapie specifiche che vanno indicate dal medico a seconda della causa. Il dolore, in particolare quello cronico, un tempo invincibile, se ben diagnosticato può essere curato con successo. Oggi il medico ha a disposizione varie cure che consiglierà a seconda dei casi: dai trattamenti farmacologici alla terapia dei "blocchi neurolitici", ossia un trattamento basato sull'uso di sostanze neurolitiche quali etanolo (alcool etilico) o fenolo, un composto derivante dal benzene (usati per esempio nella nevralgia del trigemino e in alcune forme di dolore lombare), alle attrezzature elettromagnetiche (ad esempio per la sciatica, la tendinite o le distorsioni, le mialgie e le lussazioni).

A proposito di farmaci

I farmaci antidolorifici sono necessari per trattare molti dolori somatici acuti e cronici, per esempio il mal di testa, i dolori reumatici, il mal di schiena, i dolori mestruali. Quando invece il dolore è intenso vengono utilizzati, sempre sotto controllo medico, gli oppioidi.

Gli oppioidi
Sono farmaci derivati dall'oppio, e da sempre sono conosciuti come i farmaci analgesici più potenti. Sono indicati soprattutto nel trattamento di dolori di intensità da moderata a grave.

Gli effetti collaterali indesiderati degli oppioidi sono: sonnolenza, nausea, vomito, stipsi, tutti sintomi che tendono però a scomparire dopo qualche giorno di somministrazione e possono essere neutralizzati facilmente con farmaci appropriati. A seconda del farmaco utilizzato le vie di somministrazione possono essere: orale, rettale, intramuscolare, endovenosa, sottocutanea, spinale e per via transdermica.

Altri analgesici
Oltre agli oppioidi, ci sono altri farmaci antidolorifici utili per alleviare il dolore:

  • antinfiammatori: impiegati nei dolori acuti o cronici, nei dolori cronici di intensità lieve-moderata;
  • adiuvanti: non hanno un'azione specifica antidolorifica, ma vengono utilizzati nel controllo del dolore perché potenziano l'azione del farmaco analgesico, oppure controllano buona parte degli effetti collaterali degli antidolorifici. I principali sono: gli antidepressivi, gli ansiolitici, gli antiepilettici, i cortisonici, i tranquillanti, gli antinausea.

Anti-emicranici
Il trattamento dipende dalla frequenza delle crisi. Può essere classificato come:

  • profilattico
  • di interruzione
  • analgesico.

Nel caso di più di un episodio di emicrania a settimana va fatta la profilassi a lungo termine. Possono essere usati i betabloccanti, gli antidepressivi, i calcioantagonisti, gli anticomiziali. Nel trattamento in fase acuta vengono adoperati farmaci capaci di interrompere la crisi: una classe di farmaci che attivano i recettori della serotonina (una sostanza prodotta dalle piastrine incaricata al controllo del sonno, allo stato dell'umore, al comportamento sessuale e alla fame), che blocca l'infiammazione e può interrompere il dolore emicranico. Gli analgesici sono utilizzati nelle emicranie lievi o moderate: vanno utilizzati con parsimonia, possibilmente sotto prescrizione del medico.

Le terapia antidolorifiche chirurgiche

La chirurgia del dolore ha subìto nel tempo molte evoluzioni. Oggi grazie alla sofisticata strumentazione per le indagini e all'evoluzione della microchirurgia esiste la possibilità di selezionare sempre più accuratamente le strutture nervose sulle quali intervenire. Le principali tecniche chirurgiche oggi utilizzate, per far scomparire o per lo meno alleviare dolori molto intensi, sono la cordotomia, alcuni interventi neurochirurgici, la decompressione microvascolare e la termorizotomia. Ma a cosa servono? La cordotomia è un intervento chirurgico utilizzato soprattutto per trattare i dolori localizzati a livello del tronco e delle gambe. Consiste nell'interrompere, in modo estremamente selettivo (tagliandole), le vie di trasmissione dello stimolo doloroso (le fibre nervose) a livello del midollo spinale. Gli interventi neurochirurgici effettuati sui nervi periferici, pur avendo lo stesso obiettivo della cordotomia, agiscono esclusivamente a livello periferico sul nervo interessato. La decompressione microvascolare e la termorizotomia sono interventi chirurgici che si eseguono in alcuni casi di nevralgia del trigemino.

Si può ricorrere alla terapia antalgica ogni volta che si è affetti da un dolore, tenendo però conto che se si accusa un dolore di tipo acuto, per esempio:

  • mal di denti
  • mal di testa
  • dolore da frattura ossea
  • dolore da colica o renale o biliare
  • dolore mestruale.

Se non passa con l'analgesico dopo qualche giorno, si dovrà ricorrere ovviamente al medico di famiglia che risolverà lui stesso il problema o, se lo riterrà opportuno, consiglierà di rivolgervi a uno specialista.