Dolori alle ossa e reumatismi

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Con l'arrivo della stagione fredda ecco la pioggia, il vento, l'umidità, le temperature basse ed anche i dolori alla schiena, alle articolazioni, alle spalle... Spesso ci si chiede: saranno reumatismi? È bene chiarire che nella maggior parte dei casi quei "dolori" più o meno intensi che frequentemente ci accompagnano durante i mesi più freddi e più umidi dell'anno non hanno nulla a che vedere con i reumatismi veri e propri che invece rientrano nel quadro clinico di patologie ben più complesse ed importanti.

Cosa sono i reumatismi?

Col termine reumatismo (dal greco "reo", scorrere) si indica un insieme di sintomi e oltre 200 disturbi che riguardano il sistema articolare tra loro molto diverse ma accomunate dalla presenza di dolore e di focolai di infiammazione che coinvolgono principalmente le articolazioni, i tendini ed i muscoli ma che possono interessare anche altre sedi.

Nei casi più comuni, si può distinguere fra artrite, malattie reumatiche e dolori ossei.

Artrite

Ci sono diversi tipi di artrite (infiammazione dell'articolazione): provocano dolori, gonfiori e limitazioni al movimento delle articolazioni e del tessuto connettivo in tutto il corpo. Generalmente si tratta di una malattia cronica, cioè continua per tutta la vita.

Tra le forme più diffuse ci sono la fibromialgia e l'artrite reumatoide: 

  • la fibromialgia è una condizione di origine sconosciuta, caratterizzata da dolore cronico e generalizzato alle muscolature, dolori articolari, rigidità, astenia, parestesia (alterazione della sensibilità, caratterizzata da ritardo nella percezione o da sensazioni particolari, per esempio crampo e formicolio), insonnia, ansia, cefalea e sindrome dell'intestino irritabile. Colpisce più frequentemente le donne di età variabile fra i 20 e i 50 anni
  • l'artrite reumatoide è un'infiammazione cronica che affligge l'intero organismo. È questa malattia autoimmune in cui gli anticorpi non riconoscono la membrana sinoviale che riveste le nostre articolazioni, l'attaccano e ne provocano l'infiammazione, innescando così una graduale autodistruzione dei tessuti articolari.

In caso di artrite reumatoide, è importante una terapia mirata in base alla natura dell'affezione reumatica. Sono utili i farmaci antireumatici ed antinfiammatori. È comunque sempre opportuno consultare il medico per una corretta diagnosi.

La diagnosi precoce è l'unica arma a disposizione per contrastare l'artrite reumatoide. Con un intervento tempestivo, entro le prime 16 settimane, si può avere in 3 casi su 10 una completa remissione della malattia, ridurre il rischio di invalidità permanente e migliorare la qualità di vita dei pazienti. Una volta superata la fase acuta della malattia, va fatta la ginnastica di mantenimento per conservare il tono muscolare e la mobilità degli arti e prevenire così possibili deformità. Gli esercizi si possono fare anche a casa. Vanno bene anche la semplice passeggiata o il nuoto. L'attività fisica deve essere costante: 20-40 minuti ogni giorno.

Malattie reumatiche

È una malattia infiammatoria acuta che può comparire quale complicazione di un’infezione acuta delle alte vie respiratorie (tonsillite, faringite) provocata dallo streptococco beta-emolitico di gruppo A. Gli anticorpi specifici che il sistema immunitario produce per contrastare il microrganismo patogeno, una volta sconfitta l’infezione vanno ad aggredire diversi componenti dell’organismo: le articolazioni, il tessuto sottocutaneo, talvolta il sistema nervoso centrale e principalmente il cuore dove possono causare lesioni anche gravi soprattutto a livello delle valvole cardiache. Gli esami del sangue mostrano un aumento dei valori dei globuli bianchi, della velocità di sedimentazione (VES), del titolo antistreptolisinico (TAS) e della proteina C reattiva.

I comuni dolori ossei

I quanto mai comuni “dolori alle ossa” sono spesso, specie nelle persone più avanti con gli anni, provocati dalla diffusissima artrosi in cui si osserva la comparsa di un processo degenerativo che interessa inizialmente la cartilagine delle articolazioni per poi coinvolgere progressivamente anche l’osso, la sinovia e la capsula.

L’artrosi è un'affezione di natura cronica che interessa prevalentemente l’anca, il ginocchio, la colonna vertebrale, le mani ed i piedi causando dolore generalmente più intenso al mattino ma che, nelle forme più avanzate, diventa praticamente ininterrotto; inoltre al dolore si associa una ridotta capacità di movimento che può condurre anche all’immobilità. Viene trattata con antidolorifici, antinfiammatori e soprattutto con terapie fisiche (ginnastica, massaggi ecc..); nelle forme più avanzate può rendersi necessario ricorrere all’intervento chirurgico allo scopo di sostituire l’articolazione colpita con una protesi.
Fortunatamente una notevolissima percentuale di casi di “dolori alle ossa” sono invece il frutto di cattive abitudini quali l’eccessiva sedentarietà oppure il perseverare in posture scorrette soprattutto durante i prolungati periodi di tempo trascorsi alla scrivania o durante lo svolgimento di lavori dai movimenti ripetitivi: questi disturbi possono essere facilmente risolti con un minimo di attività fisica e un po’ di attenzione nell’organizzare in modo adeguato la postazione di lavoro e nel concedersi ogni tanto qualche pausa per rilassare la muscolatura.

Infine è bene fare attenzione al freddo e alle correnti d’aria: in estate è necessario evitare gli spifferi e gli sbalzi di temperatura degli ambienti con l’aria condizionata mentre in inverno è buona norma coprirsi in maniera adeguata per evitare che le nostre povere “ossa” siano strapazzate da freddo ed umidità.

L’impatto sulla qualità della vita

Man mano che gli anni passano, la funzionalità delle articolazioni peggiora, con un impatto sulla qualità della vita e sulle attività lavorative. Con differenze a seconda del caso, le malattie reumatiche sono causa di inabilità temporanea o pensionabile e permanente. Per esempio, circa il 50-70% delle persone affette da artrite reumatoide è inabile al lavoro dopo 10-15 anni dall'esordio della malattia. Comunque, i malati reumatici possono lavorare regolarmente, purché le condizioni siano stabilite e concordate con il datore di lavoro e i colleghi, quando necessario usufruendo di attrezzi speciali per svolgere delle attività manuali, di maniglioni di appoggio o sedie speciali, ambienti facilmente raggiungibili senza scale ripide. Laddove possibile, una soluzione potrebbe essere quella del telelavoro.

Anche i semplici gesti della vita quotidiana, come farsi la doccia o versarsi da bere, diventano difficili. E così anche le relazioni sociali. A volte il dolore è insopportabile e impedisce le normali attività. Diventa fondamentale una gestualità corretta per imparare ad usare bene le proprie articolazioni, l'utilizzo di ausili e tutori che aiutano a mantenere una posizione corretta, l'adattamento dell'ambiente circostante e l'insegnamento di semplici esercizi di mobilizzazione (cinesiterapia), al fine di aiutare muscoli e tendini a lavorare meglio.