Distorsioni: definizione e sintomi

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Distorsioni, contusioni, strappi muscolari e crampi. Sono diversi i traumi che il nostro corpo può subire in seguito, per esempio, a una caduta o a un movimento sbagliato. La distorsione è una lesione dei legamenti con lacerazione, ma di solito senza rottura: interessa soprattutto la caviglia e il ginocchio e spesso è dovuta a uno spostamento dell'articolazione causato da una direzione "innaturale" dell'arto (per esempio, in seguito a un movimento brusco).

Distorsioni: definizione e sintomi

Le distorsioni sono lesioni della capsula e dei legamenti delle articolazioni, provocate da movimenti "fuori dalla norma" che portano i capi articolari al di là dei loro limiti fisiologici. Si può verificare una perdita temporanea del contatto tra i capi articolari; quando la perdita di contatto è permanente si parla di lussazione. Il danno può essere limitato, come accade quando la capsula e i legamenti vengono stirati, o più seria, con la lacerazione di queste strutture. Solitamente non si verifica rottura. Spesso è dovuta ad un'esagerata escursione dell'articolazione (nel caso del ginocchio l'unico movimento naturalmente consentito è quello dal dietro in avanti, e viceversa) oppure ad uno spostamento dell'articolazione causato da una direzione innaturale imposta all'arto.

La distorsione provoca una fuoriuscita di sangue nella sede articolare, che si gonfia ed appare molto arrossata, tumefatta e calda. Compare anche un forte dolore e il movimento è bloccato.

Le storte e le torsioni degli arti sono le più comuni cause delle distorsioni. Le articolazioni più colpite sono:

  • la caviglia
  • il ginocchio
  • il polso.

Questi traumi sono più frequenti nell'adulto che nel bambino. Le distorsioni, poi, sono favorite dalla mancanza di allenamento e da un tono muscolare insufficiente.

Sintomi

I sintomi più comuni di una distorsione sono:

  • dolore intenso in corrispondenza dell'articolazione colpita
  • limitazione funzionale, non immediata, ma che aumenta insieme al dolore, alla tumefazione e al versamento articolare
  • gonfiore che aumenta gradualmente dopo il trauma; una tumefazione precoce, invece, di solito è dovuta ad un'emorragia da lacerazione della capsula e della sinovia (la capsula articolare e la membrana sinoviale avvolgono l'articolazione e contengono un liquido che minimizza l'attrito e l'effetto dei traumi)

Cosa fare

Cosa fare
La prima cosa da fare è mettere immediatamente a riposo e sollevata l'articolazione per ridurre il gonfiore, senza massaggiare o riscaldare la parte colpita. È bene applicare una borsa del ghiaccio o, in alternativa, qualcosa di freddo sulla parte dolorante. L'articolazione colpita va fasciata immediatamente con un bendaggio compressivo costituito da uno strato di cotone idrofilo fermato con una fascia, in modo da evitare il formarsi della tumefazione. Se il gonfiore non diminuisce è bene portare l'infortunato al Pronto Soccorso, dove si provvederà all'eventuale aspirazione di liquido e a un bendaggio rigido, oppure all'ingessatura.

La fasciatura compressiva
Questo tipo di fasciatura ha lo scopo di esercitare una pressione su di un punto specifico, oppure uniformemente distribuita su una determinata zona, senza però ostacolare la circolazione. Se la zona da comprimere presenta una lesione (per esempio una ferita), questa dovrà essere prima medicata. Si applicano poi su tutta la parte da comprimere alcuni strati di ovatta, mentre il resto della fasciatura sarà protetta da un solo strato di ovatta. A differenza di una fasciatura normale la fascia va girata esercitando una certa forza.
Controllate sempre che la circolazione non sia ostacolata. Se la fasciatura provoca dolore o gonfiore delle parti a valle, va immediatamente tolta, perché sta ostacolando la circolazione.

Fate attenzione a…
Può essere difficile distinguere una distorsione da una frattura e spesso il dubbio si risolve solo con l'esame radiografico. Se si avverte dolore con una pressione in corrispondenza dei legamenti o delle loro inserzioni, dovrebbe trattarsi di una distorsione. Viceversa, se il dolore è localizzato sull'osso è più probabile una frattura. Per esempio, nel caso della caviglia, se il dolore è più forte sotto al malleolo si tratta di una distorsione; se invece è più vivo al di sopra del malleolo si può sospettare una frattura: nel dubbio è bene rivolgersi ad un medico per una corretta diagnosi.