Sviluppo del seno

La ghiandola mammaria femminile cresce notevolmente durante la pubertà e raggiunge la sua completa maturazione nell'età adulta, dopo la gravidanza e l'allattamento. La potenzialità di crescita della mammella si mantiene per tutta la vita riproduttiva della donna sotto lo stimolo degli ormoni sessuali. Dopo la menopausa, quando viene a mancare la regolare attività delle ovaie, prevalgono nella mammella i fenomeni di regressione senile.

La mammella
La mammella è una ghiandola esocrina (emette all'esterno il suo prodotto) la cui funzione è quella di produrre il latte (solo nel periodo successivo al parto), che esce sotto lo stimolo della suzione.
La ghiandola mammaria è costituita da:

  • l'apparato duttulo-lobulare che comprende i dotti periferici e gli acini (dove "si produce" il latte)
  • il sistema dei dotti galattofori, che permettono di portare il latte all'esterno.

Queste strutture sono rivestite al loro interno da cellule epiteliali, dotate di attività secretoria, e avvolte all'esterno da tessuto connettivo e da tessuto adiposo, che costituiscono lo stroma mammario, con funzioni sia di sostegno che di controllo sulla funzione e sullo sviluppo delle ghiandole.
Le cellule epiteliali, il tessuto connettivo e quello adiposo agiscono in stretto sinergismo tra loro e sono sottoposti agli stessi stimoli ormonali. La mammella è organo bersaglio degli ormoni sessuali e, sotto il loro stimolo, subisce importanti modificazioni nel corso di tutta la vita.

Il ciclo mestruale
Con la comparsa della prima mestruazione (menarca), inizia nella donna un rapido sviluppo mammario che coinvolge principalmente la crescita dei dotti, mentre cominciano a manifestarsi i primi abbozzi rudimentali degli acini. Lo stroma è più rilassato e più ricco di cellule e cresce anche la rete dei vasi sanguigni. Con l'instaurarsi dei cicli mestruali regolari, prosegue la crescita dei dotti sotto lo stimolo degli estrogeni ed inizia lo sviluppo degli acini in seguito all'azione combinata degli estrogeni e del progesterone prodotti dopo l'ovulazione.

Gli ormoni
Gli ormoni più importanti sono gli ormoni sessuali femminili prodotti dall'ovaio: gli estrogeni e il progesterone.
Gli estrogeni inducono la crescita dei dotti mammari favorendo la proliferazione delle cellule epiteliali che li rivestono internamente e stimolando la formazione dei nuovi vasi sanguigni e la permeabilità del tessuto connettivo che li circonda. È l'azione degli estrogeni sullo stroma che favorisce l'aumento di volume della mammella durante il ciclo mestruale e la possibile comparsa di dolore mammario nelle donne in cui la stimolazione degli estrogeni è eccessiva. Il progesterone è prodotto dall'ovaio dopo l'ovulazione e favorisce la crescita e la differenziazione degli acini preparandoli alla loro funzione secretoria, cioè a produrre latte.
Anche se gli ormoni sessuali, soprattutto gli estrogeni, sono considerati i più importanti per la crescita mammaria, il controllo globale di tale funzione è mediato dagli ormoni di una ghiandola situata nel cervello, l'ipofisi. Negli anni '40 fu ipotizzata l'esistenza di ormoni mammogeni (che agiscono sulle mammelle) prodotti dall'ipofisi. Questi ormoni sono la prolattina e l'ormone della crescita che sono comunque in grado di svolgere anche funzioni proprie. Per esempio, la prolattina favorisce la produzione del latte (da cui il nome) che si manifesta solo dopo il parto.

Va precisato che le attività degli estrogeni, del progesterone e della prolattina dipendono dall'azione integrata di questi ormoni con altri, per esempio gli ormoni tiroidei, gli ormoni surrenalici e l'insulina.