Sono in menopausa?

Il termine menopausa deriva dal greco men (mese) e pausis (fine) e indica quindi, per definizione, l'ultima mestruazione della donna. Clinicamente, però, la menopausa fa parte di un periodo più lungo, chiamato climaterio, che inizia alcuni anni prima della fine del ciclo mestruale (naturalmente questo periodo è variabile da donna a donna), è caratterizzato da cambiamenti dell'attività delle ovaie (quindi le prime irregolarità mestruali), e si conclude alcuni anni dopo la menopausa. Quindi, la scomparsa delle mestruazioni è soltanto una dei segni più evidenti della menopausa, ma non certo il mutamento più importante che avviene nel corpo della donna. Tutto parte dall'interruzione dell'attività ovarica e quindi della fertilità.
Il progressivo esaurirsi della produzione di ormoni femminili altera un equilibrio che ha accompagnato la donna per tutta l'età fertile: provoca disturbi e malesseri e attenua, fino ad annullarlo, quel "privilegio biologico" (nei confronti del maschio) che l'aveva protetta da molte malattie, per esempio quelle cardiovascolari. Gli estrogeni e il progesterone influiscono infatti su tutto l'organismo e su numerosi processi vitali: il cervello, il cuore, la pelle, il sistema nervoso, le ossa, gli organi genitali, il metabolismo dei grassi, la vita delle ossa.
L'età media della menopausa è compresa tra i 45 e i 55 anni: per la donna europea la media è di circa 50 anni.
Grazie al progresso medico e al miglioramento delle condizioni economiche e sociali c'è stato da un lato la diminuzione della mortalità e dall'altro l'allungamento della durata della vita media, tanto che la donna, passata negli ultimi 60 anni da una vita media intorno ai 56 anni fino agli 80 e oltre attuali (dati ISTAT, 1996), trascorre un terzo della sua vita in menopausa.

Menopausa precoce
Si parla di menopausa precoce quando la menopausa si verifica prima dei 40 anni, condizione che interessa circa l'1 per cento delle donne. Spesso la condizione di presunta menopausa precoce non ha carattere definitivo ma può essere inquadrata nella cosiddetta "sindrome dell'ovaio resistente", ossia un "blocco" dell'attività ovarica che può essere transitorio con riprese spontanee o parzialmente indotte da un appropriato trattamento farmacologico.

La menopausa precoce è invece una condizione definitiva e talvolta è dovuta alla presenza di fattori genetici (anomalie del cromosoma X che caratterizzano la cosiddetta "sindrome dell'X fragile"). Nella maggior parte dei casi comunque tali condizioni si caratterizzano come idiopatiche, ossia senza cause ben precisate ed individuabili.

È importante, quindi, in presenza di una cessazione prematura delle mestruazioni, sottoporsi a una visita medica completa ed eseguire gli esami del sangue per controllare i livelli di FSH (uno dei due ormoni prodotto dall'ipofisi che provvede alla stimolazione delle ghiandole sessuali): lo scopo è di differenziare per quanto possibile la "sindrome dell'ovaio resistente" dalla menopausa precoce ed intraprendere quindi il più precocemente possibile il trattamento più adeguato.