Vaccinazioni anti-varicella e anti-morbillo

Le vaccinazioni anti-morbillo ed anti-varicella Con la vaccinazione vengono introdotti nell'organismo virus, batteri o tossine da loro prodotte con lo scopo di stimolare la reazione immunitaria del soggetto nei confronti di determinate malattie infettive. Naturalmente i vaccini vengono prodotti con virus e batteri uccisi o attenuati quindi privi di virulenza e di tossicità mentre per le vaccinazioni come l'antitetanica e l'antidifterica che mirano a neutralizzare pericolose tossine batteriche vengono utilizzate tossine inattivate chimicamente, denominate anatossine: i microrganismi e le anatossine contenute nei vaccini non possono più causare danni ma mantengono la capacità di stimolare il nostro sistema immunitario.

Qual è la funzione del sistema immunitario?

Riconoscere gli agenti e le sostanze estranee (cioè gli antigeni) che penetrano nell’organismo e produrre poi gli anticorpi specifici che reagiscono selettivamente con quel determinato antigene e che ovviamente lo neutralizzano. Il sistema immunitario ha inoltre la fondamentale capacità di conservare memoria del primo “incontro” con l’antigene (memoria immunologia) ed è proprio grazie a questa proprietà che il sistema immunitario riesce a reagire con più velocità e con più intensità ai successivi tentativi da parte del medesimo antigene di penetrare nell’organismo eliminandolo prima che possa causare danni, incluso lo scatenamento di un processo infettivo.

Cos'è il morbillo?

Il morbillo è una malattia esantematica di origine virale molto contagiosa che si trasmette per via aerea; il periodo di incubazione è di circa 10 giorni ed il soggetto è contagioso nei giorni immediatamente precedenti alla comparsa dei sintomi fino a 5 giorni dopo la comparsa dell’eruzione cutanea. I sintomi del morbillo includono la comparsa di febbre elevata, raffreddore, tosse stizzosa, congiuntivite, fotofobia, malessere generalizzato, macchie di Koplik (chiazze puntiformi rosa pallido all’interno della bocca) e della tipica eruzione cutanea, un esantema maculopapuloso di colore rosso acceso che dalla testa e dal viso si diffonde poi su tutto il resto del corpo e che dura in media una settimana. Il morbillo può complicarsi con otite, bronchite, polmonite, diarrea, encefalite; le complicazioni comunque si riscontrano più spesso in bambini malnutriti ed in soggetti immunocompromessi.

Vaccinazione contro il morbillo

Il vaccino contro il morbillo, che è preparato con un virus vivo attenuato, in Italia non è obbligatorio anche se è fortemente raccomandato; viene generalmente somministrato in combinazione con le vaccinazioni contro la rosolia e la parotite (MRP). La vaccinazione anti-morbillo viene solitamente effettuata tra i 12 ed i 15 mesi di età con un richiamo verso i 5-6 anni ed è solitamente molto ben tollerata; gli eventuali effetti collaterali che possono comparire 7-12 giorni dopo l’effettuazione della vaccinazione sono di modesta entità e possono comprendere un lieve rialzo febbrile, malessere, comparsa di un tenue esantema morbilliforme e di un leggero arrossamento degli occhi.
La vaccinazione contro il morbillo può naturalmente essere eseguita anche negli adulti ma è controindicata nei soggetti che presentano deficit immunitario o che sono sottoposti a terapia immunosoppressiva, nelle donne in gravidanza, nelle persone con una qualsiasi malattia acuta febbrile, che presentano alcune forme tumorali, che soffrono di forti allergie.

Cos'è la varicella?
La varicella è una malattia infettiva causata dal virus Varicella-Zoster appartenente alla famiglia degli herpesvirus. Il contagio avviene attraverso le goccioline di saliva disperse nell’aria oppure per contatto con le vescicole dell’eruzione cutanea. L’incubazione della varicella dura circa due settimane e la malattia si manifesta con febbre, mal di testa, astenia, spossatezza, tosse e soprattutto con la comparsa di maculo-papule sul tronco, sul viso , sugli arti ed in taluni casi anche in bocca, nell’ano, in vagina e nelle orecchie; queste maculo-papule evolvono in vescicole, quindi in pustole che poi si rompono e danno origine ad una crosta: quando tutte le vescicole sono secche non si è più contagiosi. L’eruzione cutanea è estremamente pruriginosa ma se le pustole non vengono grattate non lasciano alcuna cicatrice. Le complicazioni non sono frequenti ed includono sovrainfezioni batteriche delle vescicole che si sono infettate grattandole, polmoniti ed encefaliti.

Vaccinazione contro la varicella

La vaccinazione anti-varicella, che non è obbligatoria, viene effettuata con un vaccino vivo attenuato. Gli eventuali effetti collaterali sono solitamente di lieve entità: dolore, arrossamento e gonfiore nella sede dell’iniezione e qualche linea di febbre; più raramente si può osservare, dai 5 ai 26 giorni dopo la vaccinazione, la comparsa di qualche macchiolina nella sede della vaccinazione e talvolta in altre parti del corpo. La vaccinazione può essere eseguita in bambini (dopo l’anno di età) e negli adulti ma è controindicata nei soggetti che presentano un deficit immunitario, che soffrono di forti allergie, che presentano una patologia acuta febbrile, nelle donne in gravidanza, in pazienti che assumono farmaci steroidei o che sono stati sottoposti recentemente a trasfusioni oppure a trattamenti a base di immunoglobuline.