Acetone

L'acetone è un disordine metabolico che interviene quando l'organismo, per far fronte alle proprie necessità energetiche, dopo aver bruciato tutti gli zuccheri a disposizione, comincia a bruciare anche i grassi.

Acetone

L'acetone è un disordine metabolico che interviene quando l'organismo, per far fronte alle proprie necessità energetiche, dopo aver bruciato tutti gli zuccheri a disposizione, comincia a bruciare anche i grassi. Si tratta, infatti, di una sostanza che ha origine dalla digestione dei grassi e che normalmente viene trasformata nell'organismo in anidride carbonica e acqua.Si manifesta prevalentemente nella prima e seconda infanzia, quando già le richieste energetiche sono maggiori, e si presenta sempre più raramente fino a circa i 12 anni, scomparendo poi con la pubertà. Esiste anche una certa predisposizione all'acetonemia, legata all'età (2-6 anni) e alla costituzione, per cui ci sono bambini più soggetti all'acetone di altri. Poiché l'acetone si elimina per via polmonare e attraverso i reni, è facile identificarne la presenza annusando l'alito che ha un odore caratteristico di frutta matura o di solvente per la lacca delle unghie o anche ricercandolo nelle urine.

Cause
Nella maggioranza dei casi l'acetone è solo un sintomo che accompagna malattie febbrili, shock emotivi oppure il digiuno. Vediamo più nel dettaglio. Ci possono essere cause psicologiche come le emozioni intense, infatti ne vanno più soggetti quei bambini che sono emotivamente instabili, o cause esterne come un intenso sforzo fisico. Anche un'alimentazione errata e irregolare specie se ricca di grassi, di cioccolato, di patatine, può scatenare una crisi di vomito acetonemico così come invece una qualunque malattia febbrile può rompere il delicato equilibrio metabolico di un bambino ed indurre una crisi acetonemica indipendentemente dall'alimentazione. Infine, l'acetone si può manifestare in presenza di diabete, se c'è carenza di insulina

Sintomi
Il quadro clinico è rappresentato dalla comparsa di vomito irrefrenabile che talvolta, a seconda dell'intensità e della frequenza, può portare ad uno stato di disidratazione e provocare un senso di malessere generale con la comparsa di mal di testa, dolori addominali, lingua asciutta e patinosa, respiro profondo e frequente. L'intolleranza all'introduzione di alimenti è assoluta ma la vista o l'odore del cibo non provoca di solito fastidio. La crisi dura dalle 24 alle 48 ore e termina bruscamente come era iniziata con normale ripristino della funzionalità gastrica.

Cosa fare
Per accertarsi che il proprio figlio abbia l'acetone sarà sufficiente raccogliere qualche goccia di urina del bambino e bagnare con questa delle strisce reattive che si acquistano in farmacia. I più usati sono piccole strisce di plastica la cui estremità a contatto con l'urina, in un solo minuto, assume un colore diverso a seconda della presenza o meno dell'acetone. Per ridurre la formazione di acetone e facilitarne l'eliminazione si consiglia una dieta priva di grassi e ricca di zuccheri e di acqua. Il bambino va reidratato con continuità, ma poca alla volta. Anche i succhi di frutta sono utili perché sono ricchi di zuccheri che servono a neutralizzare l'acetone. Al di fuori del periodo di crisi l'alimentazione sarà normale senza però eccedere nei grassi.

È bene però sottolineare che il vomito rappresenta solo un sintomo che può essere presente in diverse malattie, che dovranno essere indagate dal medico se questo sintomo diventa frequente o persistente. L'acetone non è un problema importante e si risolve spontaneamente con l'età. Per prevenire la comparsa di ulteriori crisi nei bambini predisposti all'acetone è bene seguire costantemente una dieta ricca in carboidrati complessi (pasta) la cui digestione libera lentamente, e per ore, glucosio nell'intestino e ridurre fortemente i grassi nella dieta (soprattutto latte intero, burro, formaggi, fritti, carni grasse, cioccolato e insaccati).